Ideazione e Regia Michele Pagano
Aiuto Regia Maria Macri
Scene Giancarlo Covino – Covino&Granato architetti
Costumi Pina Raucci
Elaborazioni musicali PIEMME
Foto di scena Giulio Festa | Luca Sorbo
Il mangiafuoco.
Chi è e cosa rappresenta.
Questo è stato l’interrogativo che ha accompagnato la nostra fase di creazione.
Chi è o cos’è che può mantenere i fili e paradossalmente gestire, manovrare la vita di un altro.
Forse l’amore, ci siamo risposti; forse il potere, forse la posizione gerarchica in una struttura. Tante sono state le ipotesi vagliate ma, alla fine, siamo giunti ad un’unica consapevolezza: tutti sono vittima e allo stesso tempo carnefici di un altro.
Per completare la nostra indagine è bastato dare uno sguardo alla mitologia greca, al mito di Efesto e a quello delle Moire (Cloto – nascita; Lachesi – destino; Atropo – morte), considerate al di sopra di ogni singola entità.
Il dubbio sorto è che possa esserci anche al di sopra di esse, forse addirittura della morte, un burattinaio a deciderne le sorti. Forse un mangiafuoco, forse qualcuno che per farlo, mette in gioco la vita stessa.